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Il coro ligneo ottocentesco


Il coro ligneo, firmato da Ferdinando Albano della terra di Vignola (Pignola dal 1863), risale al 1856 e trattasi di un opera lignea collocata nel presbiterio della Chiesa Madre, lì dove, già in tempi remoti, i sacerdoti elevavano i canti liturgici.


Infatti, come si evince dal Cabreo della Commenda di Grassano del 1763-4:


"[...]dietro di esso [l'altare maggiore] vi è il Coro, dove li Sacerdoti Cantano, ed assistono due sacri funzioni, [sopra] di detto Coro avvi un bello Organo[...]" (Cfr. Montesano, 2018, p. 68).


Al centro è presente il badalone, detto anche lectore, ovvero l'antico custode dei volumi sacri e liturgici, riconducibile allo stesso autore.


Per quanto riguarda i particolari stilistici, vi sono delle sembianze con il coro della Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore di Pignola (PZ), il quale è stato realizzato nel 1805 da maestranze pignolesi residenti a Grassano (Cfr. https://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_Matrice_di_Santa_Maria_Maggiore_di_Pignola).

Infatti, in linea generale sono entrambi dal gusto sobrio e classicheggiante, con andamento curvilineo della parete absidale su cui poggiano e hanno due file di seggi.

Tuttavia, sul coro pignolese non vi sono firme dell'autore e non esistono riscontri documentali, ma stando a fonti orali tramandate dai vari parroci che si sono avvicendati in detta chiesa, esso è attribuito a un tale "Albano".

Pertanto, è lecito pensare che vi fosse un legame di parentela tra gli scultori che realizzarono tali eccezionali opere.


Fonti:

BISCAGLIA C., SOLDO N., VENA A., Codici e frammenti di manoscritti liturgici della Diocesi di Tricarico, 2019, Diocesi di Tricarico.


MONTESANO N., Grassano melitense, 2018, CENTRO STUDI E DOCUMENTAZIONE SULLA STORIA E LA DEVOZIONE, Tolve (PZ).


Chiesa Matrice di Santa Maria Maggiore di Pignola, Wikipedia, consultato il dì 08/04/2024


Si ringrazia don Antonio Laurita per i contenuti.

Testo e ricostruzioni a cura di Matteo Mattia




 
 
 

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